HERMANN CORRODI (Frascati 1844 – Roma 1905), “La piazza della moschea Hassan al Cairo”
Olio su tela, 67x156 cm, firmato “H. Corrodi Kairo” in basso a sinistra.
L’opera di Corrodi, una tela dalle imponenti dimensioni, raffigura una scena di vita quotidiana di una tiepida mattina in Egitto. Sul paesaggio desertico si staglia un’estesissima strada di sabbia, su cui sono evidenti i segni delle ruote delle carovane. Le case cubiche, le lunghe palme da frutto e la maestosa cupola di una moschea circondano una piazza gremita di donne velate, mercanti di buoi e di equini e gendarmi a cavallo. Il mercato di al-Qahira, nome in arabo del Cairo, è un luogo brioso, pieno di vita, ma al contempo di una semplicità che doveva essere estranea e al tempo stesso affascinante per un pittore occidentale come Corrodi.
Gli edifici e le figure gettano sul terreno ombre ben definite nei contorni, rendendo la luce qualcosa di diffuso e inafferrabile; il cielo sereno è dipinto con azzurri tenui e pallidi, in perfetta armonia cromatica coi toni caldi e sabbiosi dell’ambiente circonstante. Una palette molto essenziale, interrotta nella sua continuità solo da pennellate nelle tonalità del rosso, del turchese e soprattutto del bianco, usato esclusivamente per i turbanti degli uomini e i burqa delle donne cairoti.
BIOGRAFIA
Hermann Corrodi nasce nel 1844 dal pittore zurighese Salomon Corrodi. Corrodi padre era di origine italiana e nonostante la provenienza e gli studi svizzeri, si era trasferito prima a Milano e poi a Firenze, dove conosce e sposa una ricca compaesana; infine si reca a Roma, città in cui si stabilisce definitivamente. Proprio in provincia di Roma, nel comune di Frascati, viene alla luce Hermann Corrodi, nella casa estiva in cui la famiglia era solita villeggiare. Assieme al fratello minore Arnold, Hermann venne inizialmente istruito nella pittura dal padre ad un naturalismo ricco di effetti luminosi e cromatici; i due fratelli sono successivamente mandati a Ginevra, dove studiano sotto la guida del pittore e incisore Alexandre Calame, per poi tornare a Roma, concludendo gli studi presso l’Accademia di San Luca. Nel 1866 entra a far parte di un’associazione di pittori tedeschi presso la città, la Deutsches Künstlerverein. I due Corrodi partono poi alla volta dell’Europa, entrando a contatto con artisti affermati e facoltosi committenti; a Parigi, dove si recano nel 1872, conoscono i pittori di scene storiche e neoclassiche Ernst Meissonier e Jean-Léon Gérôme, per poi soggiornare brevemente a Londra ospiti del pittore olandese Lawrence Alma-Tadema. Alla fine dell’anno visitano l’esposizione internazionale di Monaco; all’inizio del 1873 rimangono alcune settimane a Capri per poi recarsi all’esposizione annuale di Vienna, dove Hermann Corrodi venne premiato con una medaglia d’oro per un suo quadro intitolato Bosco di pini. Nel 1874 scompare prematuramente il fratello Arnold, con cui condivideva uno studio a Roma ed Hermann cade in una profonda depressione che pone un’interruzione alla sua attività artistica.
Superato il lutto due anni dopo, riprende la sua carriera pittorica; a seguito del matrimonio con una donna inglese, riesce ad ottenere riconoscimento e commissioni anche dall’Inghilterra. Riprende quindi i viaggi che hanno caratterizzato la sua gioventù, questa volta però spostandosi in Oriente, da cui l’artista era affascinato in quanto culla delle più importanti religioni monoteiste. Corrodi visita Costantinopoli, poi la Siria e l’Egitto; tra i suoi clienti più importanti ricordiamo l’imperatore tedesco Guglielmo II, che acquista la tela La fontana sacra davanti alla moschea di Omar a Gerusalemme per la sua collezione privata, mentre i reali inglesi comprano delle sue vedute cipriote. Durante i mesi estivi si sposta in Germania, dove a Baden-Baden e Homburg tiene ateliers di pittura destinati ai nobili e alla corte imperiale.
Nel 1892 un’ennesima tragedia colpisce Corrodi: la sua casa studio romana, dove il pittore custodisce tutte le sue opere, nonché la collezione di oggetti orientali e i dipinti del defunto fratello, prende fuoco; l’incendio è devastante. Agli inizi del 900 commissiona un palazzo per la sua nuova casa studio, con annesso uno spazio da dedicare alle sue mostre; purtroppo Corrodi si spegne precocemente nel 1905, senza mai vedere la sua dimora conclusa.
Anche a seguito del distruttivo incendio del 1892 le opere del pittore sono rare e difficilmente reperibili, conservate principalmente presso collezionisti privati; due suoi acquerelli sono presenti nella Galleria comunale di Palazzo Braschi, mentre è esposto il paesaggio La torre di Napoleone in Corsica presso le sale di Palazzo Montecitorio. Altri suoi dipinti sono conservati a Zurigo, tra cui le incisioni di paesaggi fluviali e l’olio su tela La torre di Carlo V presso La Spezia. Nella quadreria reale inglese sono depositate le opere acquistate dalla regina Vittoria, tra cui delle vedute romane, La regina Vittoria sulla terrazza di villa Palmieri e Sirene in una grotta a Capri.
Grazie per averci contattato. Le risponderemo il più presto possibile.
Via Roma, 22/a, 42100 Reggio Emilia RE
Iscriviti alla nostra newsletter
e rimani informato
Grazie per averci contattato.
Ti risponderemo il più presto possibile
Si è verificato un errore durante l'invio del messaggio.
Riprova in un secondo momento
Phidias Antiques PARTITA IVA 00655091205 - Copyrights © 2022 Privacy policy Registro Imprese di Bologna n. 48267 - Capitale sociale int. vers. euro 10.400 - Tipo di società: s.r.l.