Federico Andreotti


FEDERICO ANDREOTTI, "Fanciulla con cesto di rose", olio su tela 107x76 cm. Firmato in basso a sinistra “F. Andreotti”. 


Quest’elegante dipinto di Federico Andreotti raffigura una giovane donna immersa in un contesto verde che porta con sé un cesto ricolmo di rose appena raccolte. La fanciulla si presenta con un grazioso abito adornato da piccoli fiori e fiocchi sulle spalle; il tema delle rose è ripreso anche dai fiori nei capelli, sistemati sotto l’ampio cappello. La fanciulla mostra un sorriso appena nascosto dal ventaglio che tiene nella mano sinistra.
Andreotti fa sfoggio del suo stile: colori brillanti, grande luminosità e una tecnica precisa.


BIOGRAFIA

Federico Andreotti nacque a Firenze il 6 marzo 1847. La sua formazione artistica si avviò sotto la guida del miniatore Angelo Tricca per poi proseguire, dal 1861, all’Accademia di Belle Arti di Firenze con gli insegnamenti di Enrico Pollastrini e Stefano Ussi. All’Accademia fu largamente apprezzato e si guadagnò il titolo di professore vincendo una borsa di studio. Si distinse presto per dipinti di soggetto storico, come “Savonarola che caccia dalla sua cella due sicari della Bentivoglio”. Dopo i soggetti storici, Andreotti si dedicò molto alla pittura di genere, dipingendo scene neosettecentesche ma anche scene di ambientazione greco-romana. Produsse anche diversi ritratti femminili molto apprezzati e paesaggi. Il suo stile si contraddistinse per il suo attento studio delle figure e delle ambientazioni, la ricerca sui colori che aveva appreso dai colleghi macchiaioli e da una grande abilità che spaziò dalla tecnica ad olio, all’affresco, acquerello fino alla tempera. Lavorò in diverse città italiane, esponendo le sue opere in mostre come la Promotrice delle Belle Arti di Genova nel 1874, nel 1879 la XXXVIII Esposizione di Belle Arti di Torino o, nel 1881, la Mostra Nazionale di Belle Arti di Milano. Non si fermò all’ambiente italiano: tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni’80 dell’Ottocento espose le sue opere alla Royal Academy of Art di Londra, guadagnandosi numerose nuove commissioni. Oltre al Regno Unito, riscosse successo anche presso i collezionisti statunitensi con le sue scene di genere in ambientazione settecentesca. 

Fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento lavorò anche come illustratore, con Renato Fucini e continuava a insegnare presso l’Accademia.
Morì a Firenze il 30 ottobre 1930. 


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