Orientalismo indica una tendenza, un gusto in arte che vuole rappresentare e riprendere aspetti della cultura mediorientale e asiatica. Non si tratta di un movimento vero e proprio perché non caratterizza uno stile in particolare, quanto invece una scelta dei temi, dell’iconografia. Artisti appartenenti a correnti diverse, come impressionisti, romantici e altri, hanno prodotto opere riconducibili a questa particolare corrente.
Questo fenomeno è caratterizzato dall’interesse generale per i temi orientali e dall’ammirazione per le civiltà del Mediterraneo, della Penisola araba e dell’Asia centro-meridionale. L’interesse scaturisce inizialmente con la riscoperta di questi luoghi durante la spedizione napoleonica del 1798 in Egitto, nella quale vengono coinvolti anche diversi esperti tra disegnatori, archeologi, esploratori e scienziati, i quali documentano aspetti della cultura locale che poi fanno conoscere in Europa. Il fascino di questo mondo così misterioso e lontano per gli europei cresce nella seconda metà dell’Ottocento, alimentato, ad esempio, dalla decifrazione di Champollion dei geroglifici e dalle descrizioni degli esploratori che compiono viaggi nel mitico Oriente.
Il paese nel quale la fortuna dell’orientalismo ha inizio è la Francia; ha interessato poi anche gli altri paesi europei.
I soggetti più frequentati sono, ad esempio, i bazar colorati, i vicoli e le piazze delle città brulicanti di venditori, il deserto con le carovane e i cammelli, le rovine di antichi monumenti, le moschee e i riti dell’Islam. La figura della donna è preponderante in questo tipo di dipinti: spesso è raffigurata all’interno dell’harem, il gineceo orientale che ha sempre affascinato gli occidentali. Qui si trovano figure femminili misteriose, spesso in pose sensuali o provocanti. Spesso si trovano impegnate nella cura del corpo o mentre danzano, oppure in un momento di riposo. Si trovano le cosiddette odalische, concubine o schiave che stanno insieme alle mogli.
Gli ambienti dell’harem e, insieme a questo, dell’hammam, il bagno turco, vengono rappresentati ricchi di decorazioni architettoniche e con arredi ricoperti da tessuti preziosi.
COLLEZIONISMO
Mentre nel Settecento si guarda all’Estremo Oriente e si desiderano i mobili e le porcellane ispirati all’arte cinese, nell’Ottocento diventa di tendenza il Vicino Oriente mediterraneo e delle zone della Persia e dell’Arabia. Le aristocrazie europee avevano sempre avuto l’interesse per i luoghi reputati esotici, diversi dai propri. Dopo la campagna napoleonica in Egitto e lo studio dell’antica civiltà egizia scoppia l’egittomania che interessa tutto ciò che proviene dall’Egitto. Anche l’Impero Ottomano ha un certo fascino, tanto che molti europei si fanno ritrarre con abiti di ispirazione turca.
Il fascino di queste terre lontane, ricche ed esotiche, viene spesso immaginato per come è tramandato dalle Mille e una notte, raccolta di fiabe orientali che diviene assai popolare. I dipinti orientalisti che vengono prodotti durante questa stagione riproducono nel dettaglio questi luoghi e sono in molti casi di elevato interesse storico. Sono opere di grande qualità che anche ai giorni nostri vengono molto apprezzate e sono sempre più ricercate a livello internazionale.
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